lunedì 17 marzo 2008

Come Google può rovinarti una serata (e poi rimediare)

Quello che sembra essersi appena concluso nel migliore dei modi è uno di quegli avvenimenti in grado farti apprezzare il valore delle piccole comodità entrate nella routine a tal punto da essere date per scontato. In parole povere, tu stai lì rilassato che senti, neanche ascolti, la televisione, quando a un certo punto ti ricordi di un acquisto fatto online qualche giorno prima e del quale non ti ricordi di aver ricevuto una mail di conferma. E fin quì, non ci sono problemi. Per avere meno cose da controllare, l'indirizzo email che usi per comunicazioni di questo tipo, reinoltra tutto ad un altra casella di posta che usi più di frequente. Si tratta in entrambi i casi di account Gmail.
Vai a controllare quindi nella posta in arrivo, usando l'interfaccia web, e ti rendi conto che non ricevi nessun messaggio dall'altro indirizzo da più di una settimana. E qui, la serata già prende una piega diversa, di qualunque cosa si tratti, siamo nel campo delle "rotture di cazzo".
Vai nelle impostazioni e vedi scritto in rosso che l'ultima volta che il download dei messaggi dall'altro account ha avuto esito positivo risale a quasi dieci giorni prima. Una didascalia, scritta sempre in rosso, ti spiega che il problema riscontrato è un "errore di autenticazione". Se non fosse chiaro, nella riga ancora sotto ti viene precisato che, in poche parole, username e password sono sbagliati. Al che ti dici: "Cazzo, ha sempre funzionato, l'altro indirizzo funziona, mò che vole?". Fai il logout, entri nell'account "inguaiato", anzi ci provi solamente, perché la password che inserisci è errata.E' quasi panico. Ti viene il dubbio che la password inserita, di cui sei certo al 99,999%, possa essere sbagliata e giochi il Jolly, clicchi su "Hai smarrito la password?". C'è sempre una prima volta. Speri in una domanda segreta e infatti c'è, è la prima. Stai per sorridere ma leggi la domanda che dovrebbe aiutarti:qual è il numero del volo che usi più spesso?


Cos'è, una battuta? Non ho nessun volo abituale, e anche se lo avessi di sicuro non lo userei come "risposta segreta" per la posta. E' in quel momento che ti ricordi il giorno che hai aperto quell'account, Gmail c'era da poco e quindi andava provato. Per fare le cose in fretta hai messo la prima opzione disponibile, ovvero il fottuto numero di volo, e visto che stasera ti dice bene, come email secondaria ne avevi impostata una che non esiste più. E' panico. Rammenti che l'indirizzo in questione, lo hai usato nel corso degli anni per svariate cose, nessuna indispensabile, ma in quantità. Pensi:"Mi hanno rubato l'account!?". Ti rispondi:" Vabbè ma ti pare, a che scopo, non c'è niente.". Svuoti cache, cancelli cookies, chiedi consiglio. Niente. Non ne vuole sapere. Compili anche il form "di denuncia" su Google. Cazzo. Imprechi contro cybercriminali indonesiani di dubbia esistenza e ti mandi una mail, come quando uno si perde il cellulare e si telefona da un altro numero. E quì c'è la svolta. La mail ti torna indietro e, scritto maiuscolo, leggi:

Technical details of permanent failure:
PERM_FAILURE: Account deleted

La Punizione Divina. Google si riprende ciò che mi ha dato (gratis se non altro). Pensi: "Perché io, che vi ho fatto? Ho pure il blog su Blogger!". Il pensiero successivo è molto più lucido, ti dici: "Questi iniziano così, ora se rosicano si riprendono pure il blog e l'account di posta buono!". Per scrupolo mandi due email importanti, e poi aspetti di vedere che succede. Neanche provi a vedere se qualcuno ha avuto lo stesso problema. Ti rassegni. Fatto stà che, mettetela come vi pare, Google ti ha cancellato anni di corrispondenza. Passi a fare altro e dopo poco diventi quasi ottimista, pensi "Vabbè, sempre meglio così che se mi cancellava l'altro indirizzo. In fondo è andata bene". Ti bevi una cosa, e mentre sei in cucina senti un rumore familiare. Lo risenti. Di nuovo. E' il beep del Gmail Notifier che infatti si illumina accanto al corvaccio di Twitterrific. Si apre il pannelino con i dettagli e vedi che sono 23 messaggi in arrivo il motivo di tutto sto scampanellìo. Pensi: "Se è quello che penso che sia godo". E infatti. Il mittente è l'indirizzo fino a un'ora prima in mano agli indonesiani e successivamente annientato da Google. Fai i test del caso, funziona tutto. Come aveva sempre funzionato d'altronde. Poco entusiasmo, ormai te ne eri fatto una ragione.

Comunque, non ti senti neanche di dover ringraziare nessuno a Mountain View, hanno fatto tutto loro.

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