sabato 29 marzo 2008

Carlo Cosolo: Sentire quasi la stessa cosa



In diretta su Artoong :Domenica 30 marzo a partire dalle ore 20:00 “Sentire quasi la stessa cosa”

di Carlo Cosolo
direttore di doppiaggio

organizzata dal Mensa Lazio
Qual è la funzione del Doppiaggio? Farci capire quello che
viene detto sullo schermo o restituirci le stesse emozioni del film
originale? E, se per la prima ipotesi basterebbero anche dei
sottotitoli, la seconda ipotesi è raggiungibile?

Carlo Cosolo inizia come attore e doppiatore, poi passa alla
traduzione ed all’adattamento ed oggi è probabilmente il direttore di
doppiaggio più quotato d’Italia. Tra i film che ha più recentemente
adattato e/o di cui ha diretto il doppiaggio: “Billy Elliott”, “Pitch
Black”, “Il mandolino del capitano Corelli”, “The Bourne Identity”,
“8 Mile”, “Johnny English”, “The Italian Job”, “La maledizione della
prima luna”, “School of Rock”, “La donna perfetta”, “The Chronicles
of Riddick”, “Sin City”, “Guida galattica per autostoppisti”, “King
Kong” (2005), “United 93″, “Pirati dei Caraibi - La maledizione del
forziere fantasma”, “Eragon”, “Pirati dei Caraibi - Ai confini del
mondo”, “Transformers”, “Invasion”, “The Bourne Ultimatum”…

Per poter seguire la diretta è sufficiente disporre di una connessione internet veloce. Chi dovesse avere rallentamenti può effettuare un refresh della pagina web o risintonizzare il canale.

Sarà possibile porre domande in chat in tempo reale

Link diretta


martedì 25 marzo 2008

A maggio in Italia la CurrentTV: il piccolo schermo secondo Al Gore


da Repubblica.it
ARRIVERA' in Italia, a maggio, la CurrentTv di Al Gore (ex vicepresidente statunitense). È una televisione alternativa, fatta dagli utenti e già vincitrice di un premio Emmy. Si vedrà sia sul web sia su Sky, su un canale dedicato: è un passo avanti verso lo sviluppo, anche in Italia, di un nuovo modo di fare Tv.
La CurrentTv italiana, presentata alla Casa del Cinema di Roma qualche giorno fa, avrà una redazione di 20 persone, che selezioneranno i video mandati dagli utenti e li monteranno per farne trasmissioni. Funziona così: gli utenti invieranno i video sul sito, che sarà come su una sorta di YouTube, ma più curato e professionale. La redazione infatti selezionerà i video e pubblicherà sul sito solo quelli di qualità. L'idea è fare un giornalismo dal basso, con video documentari, notizie, reportage, denuncia sociale; ma anche arte, sport, spettacolo. Una Tv alternativa, aperta a contributi di professionisti e non. I video più graditi sul web si guadagneranno il passaggio in Tv e saranno anche pagati (da 500 a mille euro). A regime, si conta di avere circa 50 video-maker di fiducia, a cui anche affidare notizie e temi da seguire; CurrentTv sarà sempre però aperta ai contribuiti di qualsiasi utente, purché di valore.

La cosa notevole è che Al Gore abbia scelto l'Italia come uno dei primi Paesi dove portare la propria Tv, con un investimento stimato in qualche milione di euro. Sarà anche la prima CurrentTv in lingua non inglese. Oltre che sul sito originale, è visibile... Continua a leggere

sabato 22 marzo 2008

Una tariffa flat per scaricare contenuti da iTunes Store? Magari!

In questi giorni c'è una notizia che rimbalza tra i vari siti e blog che si occupano di tecnologia e non solo. Sembrerebbe che Apple abbia preso in considerazione, piuttosto seriamente, la possibilità di lanciare un abbonamento flat per l'acquisto dal suo store online. Potrebbe essere una svolta epocale. Soprattutto se il "canone" da pagare fosse, come ipotizzato da più parti, una cifra compresa tra i 5 e i 10 dollari al mese. Un'altra soluzione potrebbe essere una tassa "una tantum" da affiancare all'acquisto di un nuovo lettore mp3 (ci riferiamo ad iPod ovviamente). Diversi sondaggi condotti confermano che attualmente la maggior parte degli utenti che decidono di acquistare un iPod sarebbero disposti a pagare un extra fino a 100 dollari per avere accesso illimitato agli scaffali musicali di Cupertino. Tralasciando l'estremamete probabile disaccordo delle Majors della musica qualora si configurasse una situazione di questo tipo, resterebbero comunque diversi dubbi che Apple dovrebbe chiarire, per sfornare un servizio "ad hoc", trasparente e che non dia spazio a illusioni da parte dei consumatori. Ad esempio, nel caso della sottoscrizione all'acquisto, l'abbonamento resterebbe legato al dispositivo comprato o associato semplicemente all'account iTunes Store? In pratica se mi perdo l'iPod, mi si rompe o semplicemente lo cambio cosa succede? Se compro uno Shuffle da 2 GB o un Classic da 160 GB posso poi scaricare comunque (potenzialmente) tutto lo Store? Oppure un permesso "a peso", puoi prelevare musica pari alla capienza del dispositivo acquistato. E riguardo il DRM? Se voglio ascoltarla su computer, cd, ecc.? Boh...
Di certa c'è una cosa, a quel punto Apple potrebbe davvero mettere la parola fine al mercato dei players e in generale della musica online. L'iPod diventerebbe una sorta di passpartout per la conoscenza umana ( a quel punto il discorso potrebbe valere, con tariffe diverse, per tutto, musica, film, ebooks, software...).
Sounds good.
A primo acchito una tariffa mensile , specie se nell'ordine del "decadollaro", sembra la cosa più logica e facile da gestire (oltre alla popolarità galattica che porterebbe), con piani tariffari differenti secondo i contenuti cui si decide di accedere.
La domanda però mi sorge spontanea: a meno che Steve non faccia redimere definitivamente i "pericolosi criminali" che scaricano musica illegalmente, quanto converrebbe economicamente ad Apple un cambiamento in questa direzione?
L'importante è che "qualcosa si muove".

venerdì 21 marzo 2008

compfight.com: ricercare immagini all'interno di Flickr

Compfight fa una cosa estremamente semplice, e la fa bene. Interfacciandosi con i database di Flickr, permette di effettuare ricerche, anche complesse. E' possibile scegliere se prendere in considerazione i titoli delle immagini, i tag ad esse assegnati dagli uploader o entrambe le cose.
Vari parametri aggiuntivi permettono di scremare i risultati ottenuti (molto spesso nell'ordine delle "migliaia"). Quello che Compfight restituisce una volta che ha processato la richiesta, è una pagina zeppa di anteprime, visualizzabili nelle loro dimensioni reali con un semplice click che catapulta sulla rispettiva pagina di Flickr. Semplice e funzionale, non richiede registrazioni di alcun tipo.

Internet, battaglia tra giganti: col video Flickr sfida YouTube

da Repubblica.it

ROMA - Flickr all'attacco di YouTube. Come dire uno scontro fra titani, visto che dietro al più popolare sito di upload foto della rete c'è Yahoo, mentre appartiene a Google il più popolare sito di video sharing. Una battaglia sul terreno, ambito, dei video. Che si svolge mentre il motore di ricerca di Sunnyvale continua ad essere impegnato da un lato a fronteggiare l'offerta di acquisto di Microsoft, dall'altro ad arginare una crisi economica che ha portato già a massicci licenziamenti. I video di Flickr. I media americani confermano le voci filtrate nelle scorse settimane: ad aprile dovrebbe partire una beta version per una piattaforma di videosharing su Flickr. Una vera rivoluzione per una comunità mondiale di oltre venti milioni di utenti, che ha una particolare caratteristica: quella di realizzare e mettere in rete foto autentiche, fedeli all'idea di arte fotografica. Uno spirito che se fosse trasferito nei video potrebbe far nascere lavori di sicuro interesse. YouTube in tv. Dunque, mentre l'operatore statunitense Tivo annuncia che presto sarà possibile vedere in tv i video di YouTube, (e si profila un nuovo servizio che permetterà agli utenti di realizzare un sito personale e di caricare i video del vasto archivio della community), Yahoo ha deciso di rispondere al colpo, cercando di... Continua a leggere

Una cam che getta l'occhio oltre il 3D

da Punto-Informatico.it
Il Professor Abbas El Gamal del Dipartimento di Ingegneria Elettronica sostiene di essere riuscito con il proprio team a mettere a punto un "multi-aperture image sensor". Un'unità che integra migliaia di pixel da 0,7 micron organizzati in file da 256, ognuna potenzialmente sormontabile da una lente sottile. "È come disporre di un gran numero di camere digitali su un unico chip", ha sottolineato Keith Fife, studente ricercatore della Stanford University. Ma siamo ancora all'inizio e quindi ben lontani dalla realizzazione di un prototipo vero e proprio con decine di migliaia di micro-lenti.In dettaglio, il funzionamento sembra piuttosto semplice. L'obbiettivo di una cam digitale tradizionale concentra l'immagine sul sensore integrato che si occupa della cattura. L'obbiettivo di un modello multi-aperture, invece, concentra l'immagine a circa 40 micron dal sensore. Il risultato è che... Continua a leggere

lunedì 17 marzo 2008

Come Google può rovinarti una serata (e poi rimediare)

Quello che sembra essersi appena concluso nel migliore dei modi è uno di quegli avvenimenti in grado farti apprezzare il valore delle piccole comodità entrate nella routine a tal punto da essere date per scontato. In parole povere, tu stai lì rilassato che senti, neanche ascolti, la televisione, quando a un certo punto ti ricordi di un acquisto fatto online qualche giorno prima e del quale non ti ricordi di aver ricevuto una mail di conferma. E fin quì, non ci sono problemi. Per avere meno cose da controllare, l'indirizzo email che usi per comunicazioni di questo tipo, reinoltra tutto ad un altra casella di posta che usi più di frequente. Si tratta in entrambi i casi di account Gmail.
Vai a controllare quindi nella posta in arrivo, usando l'interfaccia web, e ti rendi conto che non ricevi nessun messaggio dall'altro indirizzo da più di una settimana. E qui, la serata già prende una piega diversa, di qualunque cosa si tratti, siamo nel campo delle "rotture di cazzo".
Vai nelle impostazioni e vedi scritto in rosso che l'ultima volta che il download dei messaggi dall'altro account ha avuto esito positivo risale a quasi dieci giorni prima. Una didascalia, scritta sempre in rosso, ti spiega che il problema riscontrato è un "errore di autenticazione". Se non fosse chiaro, nella riga ancora sotto ti viene precisato che, in poche parole, username e password sono sbagliati. Al che ti dici: "Cazzo, ha sempre funzionato, l'altro indirizzo funziona, mò che vole?". Fai il logout, entri nell'account "inguaiato", anzi ci provi solamente, perché la password che inserisci è errata.E' quasi panico. Ti viene il dubbio che la password inserita, di cui sei certo al 99,999%, possa essere sbagliata e giochi il Jolly, clicchi su "Hai smarrito la password?". C'è sempre una prima volta. Speri in una domanda segreta e infatti c'è, è la prima. Stai per sorridere ma leggi la domanda che dovrebbe aiutarti:qual è il numero del volo che usi più spesso?


Cos'è, una battuta? Non ho nessun volo abituale, e anche se lo avessi di sicuro non lo userei come "risposta segreta" per la posta. E' in quel momento che ti ricordi il giorno che hai aperto quell'account, Gmail c'era da poco e quindi andava provato. Per fare le cose in fretta hai messo la prima opzione disponibile, ovvero il fottuto numero di volo, e visto che stasera ti dice bene, come email secondaria ne avevi impostata una che non esiste più. E' panico. Rammenti che l'indirizzo in questione, lo hai usato nel corso degli anni per svariate cose, nessuna indispensabile, ma in quantità. Pensi:"Mi hanno rubato l'account!?". Ti rispondi:" Vabbè ma ti pare, a che scopo, non c'è niente.". Svuoti cache, cancelli cookies, chiedi consiglio. Niente. Non ne vuole sapere. Compili anche il form "di denuncia" su Google. Cazzo. Imprechi contro cybercriminali indonesiani di dubbia esistenza e ti mandi una mail, come quando uno si perde il cellulare e si telefona da un altro numero. E quì c'è la svolta. La mail ti torna indietro e, scritto maiuscolo, leggi:

Technical details of permanent failure:
PERM_FAILURE: Account deleted

La Punizione Divina. Google si riprende ciò che mi ha dato (gratis se non altro). Pensi: "Perché io, che vi ho fatto? Ho pure il blog su Blogger!". Il pensiero successivo è molto più lucido, ti dici: "Questi iniziano così, ora se rosicano si riprendono pure il blog e l'account di posta buono!". Per scrupolo mandi due email importanti, e poi aspetti di vedere che succede. Neanche provi a vedere se qualcuno ha avuto lo stesso problema. Ti rassegni. Fatto stà che, mettetela come vi pare, Google ti ha cancellato anni di corrispondenza. Passi a fare altro e dopo poco diventi quasi ottimista, pensi "Vabbè, sempre meglio così che se mi cancellava l'altro indirizzo. In fondo è andata bene". Ti bevi una cosa, e mentre sei in cucina senti un rumore familiare. Lo risenti. Di nuovo. E' il beep del Gmail Notifier che infatti si illumina accanto al corvaccio di Twitterrific. Si apre il pannelino con i dettagli e vedi che sono 23 messaggi in arrivo il motivo di tutto sto scampanellìo. Pensi: "Se è quello che penso che sia godo". E infatti. Il mittente è l'indirizzo fino a un'ora prima in mano agli indonesiani e successivamente annientato da Google. Fai i test del caso, funziona tutto. Come aveva sempre funzionato d'altronde. Poco entusiasmo, ormai te ne eri fatto una ragione.

Comunque, non ti senti neanche di dover ringraziare nessuno a Mountain View, hanno fatto tutto loro.

lunedì 10 marzo 2008

Firefox: passare da una scheda ad un'altra utilizzando la tastiera

Navigare tra le schede utilizzando la tastiera: Non tutti sanno che è possibile navigare tra le schede aperte in Firefox semplicemente premendo CTRL+ il numero relativo all’ordine in cui è predisposta la scheda da visualizzare. Ad esempio, per visualizzare la seconda scheda aperta bisogna premere CTRL+2, per visualizzare la terza CTRL+3 e così via.

ringrazio Geekissimo.com per la dritta

ndr: Ovviamente per noi utenti Mac la combinazione sarà MELA+1 ecc.
La stessa combinazione non vale però per Safari; nel browser di Cupertino infatti, i vari numeri corrispondono ai link presenti nella "barra dei preferiti", nell'ordine in cui appaiono.

Xbox360, Microsoft taglia il prezzo

da Repubblica.it
ROMA - Non c'è tregua nella guerra delle console che vede contrapposte Nintendo, Microsoft e Sony. La multinazionale di Bill Gates ha infatti annunciato che da questo venerdì la versione base della sua Xbox 360 verrà venduta a 199 euro, con un ribasso netto di 80 euro, diventando così la più economica in commercio.
Mossa prevedibile forse, considerando che la PlayStation 3 sta recuperando terreno. Attualmente è ancora in coda dietro il Wii della Nintendo e la console di Redmond, ma con il taglio del prezzo di 100 euro deciso prima di natale e l'imminente arrivo di videogame in esclusiva del calibro di Gran Turismo 5 e Metal Gear Solid 4, la Sony spera quantomeno di raggiungere l'Xbox 360 entro natale. Senza dimenticare che la morte dell'Hd Dvd (il dvd di nuova generazione inventato da Toshiba e sostenuto da Microsoft) sta dando una grossa mano alla Ps3, fra i lettori Blu-ray più economici in circolazione.
In ballo quindi non c'è solo il mercato dei videogame, valutato alternativamente fra i 30 e i 40 miliardi di dollari l'anno. Un mercato comunque sempre più importante e di recente... Continua a leggere
Quote di mercato nel mondo

Wii Nintendo: 22.2 milioni
Xbox 360 Microsoft: 17.3 milioni
PlayStation 3 Sony: 10.6 milioni

Prezzi in Italia
Wii Nintendo: 259 euro
Xbox 360 Microsoft: 199 euro
PlayStation 3 Sony: 399 euro

venerdì 7 marzo 2008

guadagnare dormendo, c'è chi ci riesce

Uno studente olandese punta una webcam sul suo letto e trasmette in streaming 24 ore su 24.
Grazie agli sponsor, ben visibili nell'inquadratura, ha già incassato più di 3000 sterline in 20 giorni.
Fare il collaudatore di materassi non è più la professione più ambita a quanto pare....
Qualche notizia in più e lo streaming qua.

sito ufficiale: http://www.slapendrijk.nl/

giovedì 6 marzo 2008

Riportare a galla....gli oggetti smarriti


Partiamo da un presupposto, fare il bagno con le chiavi nel costume non è mai una saggia idea.
Ma spesso le soluzioni disponibili sono poco pratiche o comunque non ci mettono al riparo dallo smarrimento. Che fare quindi? WaterBuoy accorre in nostro aiuto (o quanto meno ci fa fare bella figura davanti ai presenti!). Quella che in apparenza sembra una banalissima penna USB nasconde al suo interno un "kit di salvataggio per piccoli oggetti"; al suo interno infatti, custodisce un palloncino che si gonfia istantaneamente al contatto con l'acqua, portando in superfice qualunque oggetto sia ad esso "ancorato", fino ad un chilogrammo di peso. Non male vero? Ma cosa lo differenzia da una tavola di compensato o una palla di gomma? In primo luogo le dimensioni, circa 7 x 2,5 x 1,5 cm (all'incirca quelle di una USB pen, come dicevamo), la capacità di rimanere a galla per ben 24 ore (!!!) e, vera chicca per geeks, un LED alla base del pallone che, illuminandolo dall'interno, lo rende visibile anche di notte fino ad una distanza di 250 metri. Il sensore inoltre, quello che stabilisce quando gonfiare il pallone, si attiva solo quando completamente immerso, evitando così ridicole situazioni dovute magari ad una birra rovesciata. Se quindi siete amanti delle gite in barca, ma non potete stare senza il vostro GPS (con custodia rigorosamente a tenuta stagna ovviamente) rischiando di entrare in "ansia da naufragio", questo è l'oggetto che fa per voi!
In vendita a 14,95 sterline (circa 19 Euro) su Firebox.com.

mercoledì 5 marzo 2008

I mezzi pubblici secondo BigG


da punto-informatico.it

Roma - Raggiungere dalla stazione l'albergo arroccato sui colli nei paraggi della città, precipitarsi contando solo sui mezzi pubblici alla sede dell'azienda dove sostenere un colloquio di lavoro. Quello che potrebbe apparire un insormontabile ostacolo per un turista non parlante italiano o per un trepidante candidato al posto di lavoro agognato è una minuzia da affrontare a colpi di clic, promettono da Google Transit.

Tratte, itinerari, trasbordi, orari di percorrenza e orari di partenza di autobus, metro, tram e treni: Google li ha integrati nelle mappe della provincia di Firenze e della città di Torino, presto il servizio sarà disponibile anche per le città di Genova e di Venezia, mentre BigG sta organizzando incontri con amministratori locali e aziende per estendere il servizio a quante più aree possibile.
Basta inserire due punti di riferimento situati nella città, stazioni o attività commerciali che siano, basta inserire indirizzo di partenza e.... Continua a leggere

Spike Lee: "Girate film solo per Internet"


da Repubblica.it
A differenza di molti colleghi, ho capito soltanto molto tardi di voler diventare un regista: accadde tra il secondo e il terzo anno di università al Moorhouse College di Atlanta, Georgia. Il professore di cinema m'incoraggiò a dare un senso compiuto a tutta la pellicola di girato che avevo ed è stato allora che ho iniziato a voler diventare regista. Non avevo alcun parente che lavorasse in questo ambiente, e quindi da questo punto di vista non avrei avuto aiuti. Né mi sarebbe servito andarmene da Los Angeles e farmi strada da solo, bussando alle varie porte con una sceneggiatura in mano. Così, ho capito che il passo successivo doveva essere iscrivermi a una facoltà specifica e dopo tre anni all'Università di New York sono diventato regista. Il mio primo film rispondeva a quello che mi era stato chiesto, ma sicuramente ero ingenuo, giovane e ottuso. Quindi anche se di fatto nel 1982 mi ero laureato alla facoltà del cinema di New York, prima di girare il primo vero film sono passati altri tre-quattro anni di grande impegno. S'intitolava "Lola Darling". I finanziamenti, circa 175 mila dollari, li misi insieme in vari modi, grazie a sovvenzioni, donazioni, partnership limitate. Fece incassi per 8,5 milioni di dollari, e da allora in poi non ho più fatto fatica a trovare finanziamenti. Ricordo però che mentre giravamo stavamo molto attenti ad accumulare le lattine e le bottiglie vuote di qualsiasi cosa bevessimo, e quando ne avevamo abbastanza - visto che nello Stato di New York c'è una resa di un nickel al pezzo - con quello che abbiamo messo insieme siamo riusciti a comperare due rullini in più di pellicola. Insomma, quel primo film è stato davvero finanziato un centesimo alla volta...
Penso che ogni giovane artista si senta scoraggiato quando stenta ad affermarsi, ma non ho mai smesso di sperare. Non mi è mai piaciuto perdere: ero determinato a sfondare. La parte difficile è quando tu hai una visione in mente, ma gli altri no, e quindi devi allontanarti e prendere le distanze da chi rischierebbe col suo pessimismo di influenzarti negativamente. Noi sapevamo che ci saremmo riusciti, ma sapevamo anche che... Continua a leggere

lunedì 3 marzo 2008

La sveglia del cecchino: Laser Target Alarm Clock


A molti capita che, appena svegli, il cervello avvii una serie di operazioni "in batch", prima fra tutte lo spegnere la sveglia, prima di riprendere piena coscienza. Una soluzione a questo problema ci viene proposta da UrbanTrend con il suo Laser Target Alarm Clock.
Per disattivare il suono della sveglia non basterà più allungare il braccio nel buio cercando il tasto "snooze" ma sarà necessario centrare il bersaglio posto sopra l'orologio con un raggio laser "sparato" da un telecomando. E' probabile che dopo i primi tre giorni di utilizzo ad essere sparato sarà il telecomando stesso (con il preciso intento di frantumare l'odioso omino che sorregge il bersaglio), ma questa è un'altra storia....

Blu-ray su Mac in dirittura d'arrivo?


Apple e Sony starebbero discutendo in materia di Blu-ray; l'obbiettivo: portare sui portatili della Mela drive compatibili con lo standard per il video ad alta definizione.Il discorso tra la Mela e il colosso giapponese, che di Blu-ray è il principale sostenitore, sarebbe in una fase molto avanzata al punto che, stando a quanto sostiene AppleInsider, ci sarebbe stata la concreta possibilità per Apple di lanciare un portatile con lettore Blu-ray contestualmente al rinnovo dei MacBook Pro. Sony avrebbe verificato problemi di carattere meccanico per la versione a caricamento frontale dei drive e non sarebbe stata in grado di consegnare materialmente le componenti. Apple avrebbe poi declinato la proposta di una versione combinata, lettore Blu-ray con masterizzatore per dischi tradizionali (non in alta definizione quindi).In realtà è più probabile che ad avere fatto rinunciare Apple al momento siano i problemi di consumo dettati da un disco in formato Blu-ray. La decodifica del video e il raggio laser ad alta potenza, come nota Wired, possono abbattere l'autonomia della macchina in maniera drastica, al punto che, con circa un'ora di durata della batteria, non si sarebbe neppure in grado di vedere il film per intero.AppleInsider ipotizza che l'apparizione di drive Blu-ray possa avvenire con la prossima revisione dei portatili di fascia professionale il cui lancio, stando a stime basate sulla roadmap di Intel, potrebbe giungere a giugno. All'inizio di quel mese, infatti,da Santa Clara dovrebbe uscire Montevina, ovvero Centrino 2, che supporterà bus processore più veloci e un aggiornamento dei Penryn che proietterà i chip a quota 3 GHz.