martedì 26 febbraio 2008

Sempre online con Adobe Air, il desktop che verrà

da repubblica.it
MILANO - C'è ma non si vede. Ma ci dà la possibilità di non doverci preoccupare di essere o meno online per consultare i nostri servizi web 2.0. E in qualche caso di prescindere anche dal browser. E' la tecnologia che prova ad anticipare il web prossimo venturo e lo fonde con il desktop. Si chiama Adobe Air ("Air" sta per "Adobe Integrated Runtime") e, semplicemente, consente di creare e utilizzare applicazioni in grado di funzionare anche quando si è scollegati da internet e, soprattutto, senza usare il browser, spiega Adobe Systems Incorporated, la famosa società californiana con sede a San José, che ne ha dato l'annuncio ieri, lanciando la versione 1.0 del prodotto. "Air permetterà di usare applicazioni che oggi girano sul web, direttamente dal proprio desktop", ha dichiarato Andrew Shorten, 'evangelista' della nuova piattaforma Adobe, che ha aggiunto: "Si tratta di aggiungere funzionalità a queste applicazioni indipendentemente che si lavori online oppure offline".
Inizialmente noto con il nome in codice "Apollo", l'ultimo gioiello di casa Adobe ha richiesto circa due anni di sviluppo per essere completato. E ora che ha raggiunto la maturità promette di abbattere le distanze fra applicazioni nate e funzionanti sul nostro computer e applicazioni web, così da fondere i due mondi senza soluzione di continuità. Come? L'idea è semplice. All'utente basterà scaricarsi Air se vorrà far funzionare quelle applicazioni che - parola di Adobe - permetteranno al nostro computer di archiviare, e poi rendere disponibili all'occorrenza, tutte quelle informazioni personali di volta in volta salvate sul Web, e ora magicamente fruibili all'interno di comode e usabili interfacce.
Parliamo della nostra posta, dell'agenda dei nostri impegni, ma anche di mappe interattive. Solo per fare qualche esempio fra le migliaia di applicazioni già disponibili. Parliamo, cioè, di tutti quei servizi che vanno sotto il nome di Rich Internet Application (applicazione Internet avanzata, RIA), tipiche del web 2.0, che hanno trovato nel web...
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Apple stregata dall'ecologia


da punto-informatico.it

Roma - Apple è stata colta da un rinnovato spirito ecologico. Dopo aver guadagnato qualche posizione nel ranking mondiale delle aziende IT più rispettose dell'ambiente, ecco un'iniziativa per riciclare iPod e cellulari di ogni marchio.
La "rivoluzione" ecologica dell'azienda della mela è iniziata la scorsa estate, quando Greenpeace ha deciso di rivalutare l'impatto ambientale generato dai prodotti Apple. Niente di eclatante - si trattava pur sempre di una mediocre quart'ultima posizione - ma comunque una piccola nota di incoraggiamento dopo la disfatta del primo report Greenpeace 2007.
Le critiche devono aver pungolato la dirigenza di Cupertino: Apple era stata accusata tra l'altro di aver realizzato un iPhone poco in linea con i propri propositi ecologisti. A distanza di sette mesi Apple ha deciso di dare una lucidata al brand lanciando un programma gratuito per il riciclaggio di iPod e cellulari, limitata al solo territorio statunitense. In Italia, al momento, è possibile solo lo smaltimento "dei materiali di packaging presso... Continua a leggere...

venerdì 22 febbraio 2008

Sbloccare iPhone fino alla versione 1.1.3: guida all'uso di Ziphone



Ziphone è una utility che permette lo sblocco totale del telefono cellulare Apple con pochi clic ed una semplice interfaccia grafica. Ovviamente si tratta di una procedura che prevede delle controindicazioni. In primis la dubbia legalità, andando a modificare dei "valori di fabbrica" e violando le limitazioni d'uso imposte dalla stessa Apple. Manovra quindi che potrebbe invalidare la garanzia. Ma nonostante questo i benefici ci sono eccome: inanzitutto la possibilità di usare l'iPhone con qualunque SIM di qualunque operatore e l'apertura, per quanto riguarda la "parte iPod", all'installazione di applicazioni di terze parti. Un lettore di Macitynet ha redatto a questo scopo una guida passo passo che vi accompagnerà nelle varie procedure necessarie, dall'identificazione della versione del firmware all'utilizzo di Ziphone. Potete trovare la guida a questo indirizzo.

lunedì 18 febbraio 2008

Personaggi: Michael S. Dell


da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Michael Saul Dell
(Houston, Texas 23 febbraio 1965) è un imprenditore statunitense, secondo la rivista Forbes è il 30esimo uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato in 15,8 miliardi di dollari americani, è il fondatore e il CEO della Dell un'azienda tra i leader mondiali nel settore delle forniture hardware per computer.Micheal è figlio di un dentista ed è cresciuto in una famiglia di origini ebraiche, all'età di 15 anni ebbe il suo primo contatto con un computer, in quell'occasione ruppe un Apple II e lo ricostruì. Dopo le scuole elementari alla Herod Elementary, terminate queste andò alla Memorial High School di Houston, tuttavia non brillò mai per i suoi risultati scolastici.Preso il diploma andò alla University of Texas a Austin, Texas con l'intento di diventare un medico, negli anni universitari fondò la sua prima società, la PC's Limited.
Negli anni seguenti abbandona l'università per proseguire i prosperosi affari con la PC's Limited, in seguito ribattezzerà la sua società Dell, Inc..
Michael Dell è sposato con Susan e ha 4 figli (3 femmine e un maschio, tutti tra i 10 e i 14 anni di età) i loro nomi sono: Kira, Alexa, Juliette e Zachary.Insieme alla moglie ha dato vita ad una fondazione che negli ultimi tempi ha fatto parlare di sé per una donazione di 50 milioni di dollari all'università del Texas.
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Michael_Dell"

Alienware progetta un Android

da punto-informatico.it
Roma - Mattatore del Mobile World Congress di Barcellona che ha appena chiuso i battenti, Google Android potrebbe presto comparire in una originale declinazione griffata Alienware. Rumors su una versione "made by Dell" (che ha acquisito Alienware due anni fa) si sono infatti diffusi in Rete grazie alle immagini di un concept che sfoggia il logo "alieno". Dial-a-Phone riporta alcune immagini del prototipo di uno smartphone Alienware Android-based (un connubio di nomi quantomai azzeccato) che, contraddistinto dal tipico design hi-tech dei prodotti dell'azienda, sarebbe dotato di un display ad alta risoluzione, di una spiccata vocazione al... Continua a leggere...

HD Dvd, la Toshiba passa la mano. Dopo 30 anni la rivincita di Sony


da Repubblica.it
ROMA - Molti anni fa aveva perso una battaglia importante e il suo "Betamax" era stato sconfitto dal Vhs, per il dominio dei formati dei videoregistratori.
Oggi, oltre trent'anni dopo, la Sony si è presa la sua storica rivincita: secondo i bene informati e tutti gli analisti la Toshiba starebbe per annunciare il definitivo atto di morte del formato Hd Dvd, mettendo fine alla lunga battaglia con il formato rivale, il Blue-Ray della Sony.
In casa Toshiba non è stato dato ancora nessun comunicato, anzi un portavoce ha affermato oggi che "nessuna decisione è stata presa" ma anche che un "ritiro completo è una delle possibilità". La decisione di abbandonare il formato sarebbe la conseguenza delle decisioni in favore del Blu-Ray prese dalle grandi major, come la Warner, la Disney, la 20th Century Fox e la Metro Goldwin Mayer, dalle catene di distribuzione come Best Buy, la compagnia di noleggio Netflix e da molti produttori di computer.
A spalleggiare la Toshiba ci sono ancora colossi come la Microsoft e la Intel, e da molti produttori cinesi anche perché la produzione degli Hd-Dvd è meno costosa dei Blu-Ray, ma i dischi contengono una quantità minore di dati. Quest'ultimo elemento è stato determinante nello spostare in favore del Blu-Ray le major cinematografiche, proprio perché il nuovo formato, oltre ad offrire al pubblico la possibilità di vedere i film in alta definizione,... Continua a leggere...

mercoledì 13 febbraio 2008

Xbox 360 bannate: speranze d'indulto?

Nelle ultime settimane alcuni utenti XBOX Live, precedentemente bannati, hanno scoperto di essere stati riabilitati all'accesso alla community online Microsoft.
Parlo di utenti italiani che mi hanno riferito personalmente il fatto. Non sono quindi in grado di dare percentuali, procedure o quantaltro. Obbiettivamente però questa potrebbe essere una strategia conveniente per la stessa Microsoft; molti di quelli a cui è stato precluso l'accesso sono giocatori che "spendevano" online, sia attraverso abbonamenti Gold (indispensabili per giocare online) sia con l'acquisto di contenuti aggiuntivi. Coloro che non giocano online per di più non subiscono nessun genere di perdita in seguito al ban; bloccando l'accesso a Xbox Live quindi vengono "puniti" gli unici che, alla fine della fiera, continuano a dare soldi a Microsoft anche dopo l'acquisto della console (il ban è rivolto a coloro che modificano la console, abilitandola a leggere giochi non originali; giocatori quindi che, a rigor di logica, non acquistano).
Che Microsoft stia pensando a una "conversione della pena" in un ban temporaneo ridotto ad alcuni mesi? Staremo a vedere....

Inviare e-mail anonime dal web

Il sito di cui parliamo permette di inviare e-mail da internet in modo del tutto anonimo (è ovvio che se usate in maniera impropria è possibile risalire al mittente dall'indirizzo IP....vi sconsiglio perciò di minacciare Bush con questo servizio contando sull'anonimato!!!), ma soprattutto di dargli un'impronta alla "Mission Impossible". In pratica è possibile inviare messaggi che successivamente si autodistruggeranno. E' possibile scegliere se rendere l'e-mail leggibile una singola volta oppure settare una data di scadenza.
Ecco l'indirizzo: www.willselfdestruct.com/secure/submit
Qualora troviate il servizio di vostro interesse, sappiate che i gestori hanno messo in vendita il sito su eBay a fine ottobre per 17.500 dollari, all'epoca non ci furono offerenti.

sabato 9 febbraio 2008

L'energia prodotta del nostro corpo sufficiente per ricaricare i cellulari

da Repubblica.it
PERCHE' sprecare tutto il lavoro e il calore che ciascuno di noi produce durante la giornata? Non sarebbe possibile trasformare in fonte di energia i movimenti che necessariamente compiamo? A queste domande hanno risposto due ricerche internazionali, una delle quali è stata pubblicata sull'autorevole rivista Science. Ricercatori del Locomotiom Laboratory alla Simon Fraser University in Canada sono riusciti a mettere a punto un piccolo apparecchio che, applicato alle ginocchia, può produrre 5 watt di potenza, sufficiente, se portato per alcune ore, per ricaricare 10 cellulari o piccoli apparecchi elettronici simultaneamente. "Poiché i muscoli sono davvero una potente macchina in grado di produrre energia, abbiamo pensato di estrarla mentre una persona cammina per strada", ha spiegato Max Donelan, responsabile dello studio. Secondo il ricercatore ciascun uomo ha in sé un potenziale di energia paragonabile a una batteria di 1.000 chilogrammi. Se un giorno si riusciranno a costruire strumenti per la produzione di... Continua a leggere...

Online il sito ufficiale di GTA IV


da mondoxbox.com
Vi informiamo che, come previsto, Rockstar ha da pochissimo messo online il sito ufficiale di Grand Theft Auto IV, raggiungibile a questo indirizzo. Il sito vi permette di esplorare Liberty City, mostrando una mappa della città e dando informazioni su personaggi e posti importanti. Sono inoltre presenti nuove spettacolari immagini del gioco. Buona esplorazione!

Il Corriere della Sera spezza le catene

da punto-informatico.it

Roma - Un patrimonio di informazioni, commenti, reportage e inchieste: il Corriere della Sera apre ai netizen i propri archivi, invita i cittadini della rete a ripercorrere e rileggere la storia recente attraverso la lente delle proprie firme.Dal 2 gennaio 1992 fino ad oggi, dalle pagine odorose di inchiostro al web: da ieri sono stati riversati online un milione e 300mila articoli, ogni giorno l'archivio si alimenterà di informazione fresca di "stampa". Nessuna sottoscrizione per ottenere l'accesso, nessun abbonamento al servizio: semplicemente, un motore di ricerca che consente di esplorare gli ultimi 16 anni attraverso le pagine del quotidiano.È possibile ricercare per parole chiave e per autore, è possibile scegliere di collocare i risultati in un determinato intervallo di tempo. L'articolo scelto si presenta come un semplice testo, in calce al quale compare l'indicazione della pagina sulla quale il pezzo era comparso. "Un software permette inoltre di sapere in tempo reale quali.... Continua a leggere..

lunedì 4 febbraio 2008

Google: Questo matrimonio non s'ha da fare

da Punto-informatico.it
Roma - Se Microsoft acquisisce Yahoo si riduce la openness di Internet. Questa la tesi sostenuta in un livoroso post da David Drummond, ovvero dall'uomo di Google che si occupa di acquisizioni e corporate development. A Drummond non va giù che Microsoft possa riproporre su Internet comportamenti già sanzionati nel mondo del software.
Sì, perché è questo, secondo Google, il rischio che si corre e non, evidentemente, che si costituisca un polo alternativo alla stessa Google e capace sulla carta di darle filo da torcere su tutti i fronti più caldi del mercato online: software, servizi Internet, pubblicità.
Drummond al centro pone questa openness che, spiega, è ciò che rende Internet un oggetto appassionante assieme all'innovazione tecnologica, cose che gli utenti trovano utili e attorno alle quali possono essere costruiti interi business. Quello di Microsoft, dunque, è un tentativo sordo a quanto di meglio c'è in rete, è un'OPA ostile, ossia non desiderata da Yahoo. Yahoo che invece ha parlato di OPA non richiesta e che solo nelle scorse ore, poco prima del post con cui Drummond ha diffuso il Google-pensiero, ha dichiarato di avere tutta l'intenzione di approfondire.
La questione centrale comunque rimane secondo Drummond quella della reputazione e... Continua a leggere

venerdì 1 febbraio 2008

Microsoft pronta a comprare Yahoo!, offerti 44,6 miliardi di dollari

da Repubblica.it
WASHINGTON - Microsoft vuole fortissimamente Yahoo! e ci riprova, dopo il no incassato un anno fa. Oggi ha fatto una clamorosa offerta di acquisto per assicurarsi il motore di ricerca: circa 44,6 miliardi di dollari (31 dollari per azione) in contanti e in titoli. Subito dopo l'annuncio, le azioni di Yahoo! sono schizzate in avanti facendo registrare un più 53,8 %. Mentre Google (che da questa operazione avrebbe tutto da perdere) perdeva l'11%. La prima risposta all'offerta è arrivata dal consiglio di amministrazione di Yahoo! il quale ha annunciato che la valuterà "attentamente" e "prontamente", nel contesto dei piani strategici della società. Nel caso di una risposta positiva, dalla fusione nascerebbe un colosso con una capitalizzazione di borsa da 330 miliardi di dollari. Complice l'impennata in apertura, Yahoo! capitalizza ora poco meno di 40 miliardi di dollari, mentre Microsoft, in leggero calo all'avvio delle contrattazioni, ne vale circa 290. Certo, non sarà facile per... Continua a leggere...