giovedì 2 aprile 2009

Una risonanza magnetica 800 volte più sensibile



da Le Scienze

La sensibilità della risonanza magnetica nucleare viene aumentata al punto da poter ottenere in pochi secondi dati che altrimenti rihiederebbero centinaia di ore

Una nuova tecnologia in grado di migliorare notevolmente la sensibilità della tecnica di risonanza magnetica (NMR) utilizzata negli ospedali e nei laboratori di chimica è stata sviluppata da un gruppo di ricercatori dell'Università di York e da quelli della Duke University.
Secondo quanto riferito in due articoli pubblicati sulla rivista “Science”, il progresso potrebbe consentire diagnosi molto più accurate, espandendo notevolmente la gamma di patologie che possono essere studiate con la NMR.
La risonanza magnetica standard e la risonanza magnetica funzionale utilizzata per l'imaging cerebrale sfruttano gli atomi di idrogeno dell'acqua per ottenere una rappresentazione grafica della risposta a impulsi magnetici e onde radio.
Un limite fondamentale della tecnica, finora, è stato rappresentato dal fatto che, nella maggior parte delle molecole, la differenza tra i diversi stati di spin è così limitata che il segnale può essere appena rivelato dalla NMR.
Per amplificare il segnale, Warren S. Warren e colleghi della Duke University di Durham, nel North Carolina, Stati Uniti hanno sfruttato il fenomeno di iperpolarizzazione di alcuni atomi in un campione e una tecnica chiamata DNP ("dynamic nuclear polarization") che crea un forte squilibrio nelle popolazioni degli stati di spin, aumentando drasticamente il segnale.
"Nella tecnica convenzionale, solo una molecola d'acqua su 100.000 nel corpo contribuirà effettivamente a fornire l'immagine diagnostica”, ha commentato Warren. "Il segnale dell'acqua non è molto differente tra... Continua a leggere

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