domenica 7 settembre 2008

La rivoluzione di Google. "Il futuro abita qui"


da Repubblica.it
MOUNTAIN VIEW (California) - Dal mappamondo sullo schermo tridimensionale partono fasci di raggi-laser sottilissimi che si proiettano verso lo spazio. Ogni raggio è una miriade di puntini luminosi, acceso da milioni di "ricerche" in corso in questo istante. Spuntano da tutti i centri abitati del pianeta, s'illuminano con colori diversi a seconda delle lingue. Minuto per minuto lo schermo riproduce l'attività di centinaia di milioni di utenti Internet che nel mondo intero stanno cliccando su Google le loro richieste: cercano nomi, località, prodotti, notizie, libri, immagini, video.

C'è chi sta facendo la propria tesi di laurea e chi prepara un rapporto di lavoro, chi cerca un film e chi organizza una vacanza, chi divora gossip sulle pop-star e chi indaga sulla solidità finanziaria dell'azienda che sta per assumerlo. Quei fasci di raggi-laser rappresentano i pensieri che agitano la popolazione mondiale; e le risposte che sta trovando su Internet. Il vero Grande Fratello abita qui, è questa la banca-dati mondiale delle nostre intenzioni.

Basta cliccare su google.com/trends per conoscere in tempo reale le domande più frequenti in questo preciso istante. L'inquietante visita al mappamondo coi raggi-laser, guidata dal ventitreenne addetto alle risorse umane Andrew Pederson, mi serve come un brutale richiamo alla realtà: a dieci anni esatti dalla sua fondazione oggi Google è la regina-madre di Internet, un'azienda che ha cambiato per sempre il nostro modo di informarci. Una potenza che fa tremare Microsoft. Un'impresa con diecimila dipendenti sparsi in dozzine di paesi dalla California all'India. Un colosso che in Borsa vale più di Walt Disney, Ford e General Motors messe assieme, ovvero trenta volte il New York Times.

Finché Pederson non mi porta davanti al mappamondo col fascio di raggi laser puntati nel cyber-spazio, ho potuto illudermi di essere in un parco giochi per eterni bambini, colpiti dalla sindrome di Peter Pan. Si può vagabondare per ore in questo villaggio-vacanze che è Googleplex, il quartier generale dell'azienda a Mountain View, nella Silicon Valley californiana. Lo chiamano campus per la somiglianza con le facoltà della zona come Stanford e Berkeley, città-studi immerse nel verde e carezzate dal sole, dove la popolazione universitaria si sparpaglia a studiare sui prati.

A Googleplex l'atmosfera è perfino più rilassata e gaudente, la dimensione ludica sembra dominare. Nel parco centrale un gruppo di ragazze giocano a beach-volley sulla sabbia. Camminando all'aperto costeggio una piscina; una sala-fitness coi tapis roulant e le tv sintonizzate su canali in tutte le lingue; dei tavoli da biliardo; il salone per massaggi; il coiffeur. Tutto gratis.

Design e decorazione del campus evocano un museo di arte contemporanea o il set di un film di fantascienza: in uno dei giardini c'è uno scheletro di Tyrannosaurus Rex, circondato...
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