venerdì 27 febbraio 2009

La prospettiva nucleare in Italia


da Artoong.net
Con questo post iniziamo una nuova collaborazione. Mirco Rossi, esperto di divulgazione sui temi energetici, analizza con lucidità la prospettiva nucleare in Italia

L’Italia è quasi priva di fonti autoctone di energia: nel 2007 le nostre importazioni hanno raggiunto complessivamente l’86% del fabbisogno.Tra i Paesi europei più industrializzati il nostro è quello nelle peggiori condizioni: tra tutti gli Stati della UE 27 peggio di noi stanno solamente Malta, Lussemburgo, Cipro e Irlanda.
All’inizio del 2007 un decreto governativo ha favorito una certa espansione del solare fotovoltaico. L’apporto delle nuove installazioni solari è sinora complessivamente molto ridotto e, anche se gli incentivi sono stati rinnovati dal governo in carica, le scarse risorse disponibili e le complicazioni procedurali non permettono di sperare in una grande espansione di questa fonte rinnovabile.
La novità più importante nel medio periodo è rappresentata dalla volontà del governo di procedere alla costruzione di alcune centrali nucleari. Un’inversione di tendenza, testimone di nuova disponibilità del Paese a riesaminare la questione nucleare, ha già avuto concrete conseguenze negli ultimi anni con l’acquisizione da parte di ENEL della proprietà o di quote di partecipazione di alcune centrali nucleari collocate in vari Paesi europei. L’atteggiamento favorevole che sta emergendo tra i cittadini deriva in buona parte dai costi, considerati elevati, dell’energia elettrica e dalle recenti vicende del petrolio il cui prezzo, altamente volatile (massimo 147 $/barile nel luglio 2008), denuncia la presenza di una fase di crisi e spinge la popolazione a ritenere valida ogni tipo di alternativa. Va però detto che in Italia il collegamento che viene fatto tra il petrolio e la fonte nucleare è largamente ingiustificato in quanto la quota di elettricità prodotta con l’uso del greggio è inferiore al 13%.
L’orientamento del Governo ha già assunto la forma di una “lettera d’intenti”, sottoscritta tra Enel e EDF, e un Protocollo di Accordo, firmato da Berlusconi e Sarkozy, dove sostanzialmente si concorda di creare le premesse in vista di... Continua a leggere

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