venerdì 27 febbraio 2009

Amnesty International investiga sulle armi cubiche della guerra a Gaza


da Wired.it - di David Hambling

Un'arma non ben identificata e munita di una strana "granata a forma cubica" ha ucciso e ferito numerosi civili durante la recente guerra a Gaza, secondo quanto riferito da un nuovo rapporto di Amnesty International.
L'organizzazione ha denunciato entrambe le parti schierate nella guerra di Gaza per l'uso di determinate armi. Ma la condanna più dura va agli Stati Uniti, avendo trovato diverse munizioni americane - incluse le armi a fosforo bianco costruite da Pine Bluff Arsenal e un missile Hellfire fatto ad Orlando. Ma c'è un'altra arma che preoccupa Amnesty, si tratta di una misteriosa munizione composta da particelle cubiche.
"I delegati di Amnesty International a Gaza hanno inoltre trovato evidenze del largo impiego di un nuovo tipo di missile, presumibilmente lanciato da un drone teleguidato, che esplode in migliaia di piccolissimi cubi appuntiti, dai 2 ai 4 mm quadrati. È una granata che può penetrare anche le porte di metallo più spesse. I delegati di Amnesty ne hanno rinvenute parecchie conficcate nei muri. Sembra essere disegnata con lo scopo di massimizzare danni e feriti...
Il segno lasciato da questi nuovi missili, oltre ai piccoli cubi mortali, è un profondo buco nel terreno (di circa 10 cm o meno di diametro e fino a svariati metri di profondità)".
Se è impossibile dire con certezza da dove arriva la granata, possiamo però provare a indovinarlo e a giudicarne l'affermazione circa la massimalizzazione dei danni che provoca.
Un possible candidato è il missile Spike, costruito dall'industria israeliana Rafael (da non confondere con il missile Spike della statunitense Navy di cui si è parlato in un precedente articolo di Wired.com). Originariamente pensati come missili anticarro, sono stati poi costruiti in diverse varianti, incluse una pilotabile dall'uomo e un'altra montata su veicolo. Potrebbe trattarsi però anche del drone Heron israeliano, di cui una versione navale è stata... Continua a leggere

Nessun commento: