giovedì 31 luglio 2008

Mediaset: YouTube ci risarcisca con una barca di denaro


da Punto-Informatico.it
Roma - Una montagna di soldi. 500 milioni di euro per l'esattezza. Questo l'ammontare dei danni che Mediaset ha ieri richiesto formalmente a Google per la diffusione non autorizzata su YouTube di una quantità di video tratti dalle trasmissioni dell'azienda italiana. Una richiesta tanto formale da essere stata concretizzata in una citazione presso il Tribunale di Roma, rivolta tanto a Google quanto alla controllata YouTube.

In particolare, si legge in un comunicato, Mediaset ritiene che su YouTube alla data del 10 giugno 2008 fossero presenti "almeno 4.643 filmati di nostra proprietà, pari a oltre 325 ore di materiale emesso senza possedere i diritti" (vedi qui a lato un esempio).

Per quanto ciò possa stupire molti degli utenti che in buona fede e senza fini di lucro hanno ripubblicato su YouTube video "catturati" dalle trasmissioni di Mediaset, le rivendicazioni dell'azienda milanese non devono sorprendere. Ben prima della società italiana, altri colossi dell'intrattenimento e dell'informazione hanno attaccato YouTube per ragioni del tutto simili. Come si ricorderà, una querelle legale contrappone il sito di videosharing a Viacom, che pretende da tempo un miliardo di dollari di risarcimento. Anche in Francia TF1 ha chiesto a YouTube per ragioni analoghe circa 100 milioni di euro. Continua a leggere...


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domenica 27 luglio 2008

Internet, ormai è ufficiale: la Cina ha sorpassato gli USA

da Repubblica.it

ERA STATO ampiamente annunciato negli ultimi mesi, ma adesso è ufficiale: la Cina ha sorpassato gli Usa nel numero di utenti internet. Secondo i dati diffusi ieri da Pechino, infatti, sono 253 milioni i cittadini che usano la grande rete. Contro i 220 milioni di americani.

Naturalmente i cinesi sono molti di più degli statunitensi, e in percentuale la differenza si vede: il 19% dei cinesi naviga su internet contro il 70% degli statunitensi (una cifra attorno al 70% si riscontra anche in Giappone). Ma proprio questa differenza segnala le enormi potenzialità del mercato cinese. Tanto più che i ritmi di crescita degli internauti sono impressionanti: nell'ultimo anno l'aumento è stato pari a 90 milioni di unità, pari al 50%. Le cifre sono state fornite dal Centro di informazione su internet di Pechino, e basate su un sondaggio telefonico. A riferirlo, oggi, è il New York Times.

Il Centro lavora sotto controllo della Accademia delle scienze cinesi, a sua volta controllata dal governo. Dal punto di vista meramente commerciale, il mercato cinese della telematica è ostacolato dalla pesante censura effettuata a monte sui: i siti stranieri devono accettare numerose restrizioni e il periodico oscuramento quando pubblicano articoli considerati pericolosi, soprattutto per... Continua a leggere

giovedì 24 luglio 2008

TV 3D in dirittura finale, tre grandi ci lavorano


da punto-informatico.it

Roma - Vedere la TV in 3 dimensioni, un sogno che chi utilizza la televisione accarezza da sempre. Il momento sembra avvicinarsi, ora si va oltre i soli prototipi: la televisione 3d l'ha costruita Hyundai su un apparecchio da 46 pollici che abbraccia il nuovo standard SMPTE, mentre restano sul DLP Samsung e Mitsubishi. Un apparecchio già visto sotto forma di prototipo anche in Italia, in occasione dell'open day dell'azienda coreana, e provato dai redattori di Punto Informatico con filmati e videogiochi.Il TV di Hyundai è un 1920 x 1080 pixel (niente HD-Ready, è un vero HD), costa 498mila Yen, poco meno di 3mila euro. Dispone di due interfacce HDMI, 2 ingressi per video composito e funziona perfettamente anche con le normali trasmissioni 2D. Non sono da meno le altre due case, anche se su standard diverso.Uniche due condizioni per godere dello spettacolo (ad oggi): indossare gli appositi occhiali se il TV è DLP e... vivere in Giappone. L'emittente che ha adottato il nuovo standard, infatti, al momento è solo Nippon BS Broadcasting Corporation.
"Oggi vi sono già molte aziende che impiegano diversi metodi per portare la visione 3D nelle case, ma è necessario che il formato di partenza sia completamente diverso perché possa funzionare su più sistemi - spiega Wendy Aylsworth, vice presidente del settore engineering di SMPTE - Se gli studios sono costretti a... Continua a leggere

martedì 22 luglio 2008

NetSons, hosting ed helpdesk di qualità


Fa piacere parlare di un servizio quando questo lascia il cliente soddisfatto. E' il caso di NetSons, servizio di hosting che ospita un mio dominio. Ieri sera, intorno alle 22, ho avuto alcune perplessità apportando delle modifiche ai DNS. Ho colto quindi l'occasione per testare l'efficienza dell'helpdesk e non posso che dirmi soddisfatto.

Dopo avere aperto il ticket descrivendo a grandi linee il problema (problema che per altro non dipendeva da loro, essendo più una richiesta di un consiglio che la segnalazione di un disservizio), in circa 90 secondi (novanta secondi!) ho ricevuto una prima risposta e un quarto d'ora dopo il problema era risolto grazie alla disponibilità dell'operatore.

Che altro dire, se siete alla ricerca di registar per il vostro dominio prendete in seria considerazione NetSons, che con meno di 15 euro annui (tutto, ma realmente tutto, compreso) vi offre registrazione, 500 mb per l'hosting web e 250 mb per il database (formula Hosting Big1).

lunedì 21 luglio 2008

iPhone, i trucchi della distribuzione. Altroconsumo contro i negozianti


da Repubblica.it
ROMA - Comprare un iPhone può essere una corsa ad ostacoli, tra negozianti che limitano la libertà di scelta degli utenti, imponendo tariffe costose, e altri che forniscono informazioni fuorvianti: è quanto risulta da un'inchiesta condotta da Altroconsumo. Collaboratori dell'associazione sono entrati in 26 negozi che vendevano l'iPhone, il noto cellulare Apple arrivato l'11 luglio con Tim e Vodafone. I negozi, in cinque città (Milano, Roma, Napoli, Firenze, Padova), erano centri Tim e Vodafone oppure punti vendita specializzati, indipendenti. Com'è noto, in Italia questo cellulare da record (un milione di unità vendute in tre giorni nel mondo) è distribuito solo da Vodafone e Tim ed è venduto direttamente nei loro centri o in negozi convenzionati. In teoria è possibile comprarlo e poi usarlo con un altro operatore e un qualsiasi piano tariffario. A tal scopo, bisogna pagarlo a prezzo pieno (499 o 569 euro, a seconda del modello). Chi lo vuole a prezzo scontato (199 euro o anche meno) deve invece associare all'iPhone un piano specifico tra quelli che Tim e Vodafone hanno creato per l'iPhone, con canoni mensili tra i 30 e i 200 euro. I due operatori confermano che questa doppia opzione è possibile, "ma alla prova dei fatti abbiamo scoperto che, in molti casi, non è così", dice Marco Bulfon, esperto di prezzi per Altroconsumo. "Tim, in particolare, in vari negozi impone... Continua a leggere

venerdì 18 luglio 2008

Ecco l'identikit dell'utente iPhone europeo



Nielsen ha realizzato l'identikit dell'utente iPhone-tipo: maschio under 35, spesso single e tecnologicamente molto più avanzato rispetto alla media. I fattori che scatenano l'acquisto sono il 3G, il brand di Apple infine design e stile.

A sette giorni di distanza dal lancio ufficiale di iPhone 3G in diversi paesi europei, la società di analisi e ricerca Nielsen ha realizzato l'identikit dell'utente-tipo. In totale sono ben 1,1 milioni gli utenti iPhone in Europa di cui il 73 per cento è maschio e per due terzi ha meno di 35 anni di età, il 40 per cento è single.Tra i fattori che hanno spinto all'acquisto del nuovo iPhone Nielsen individua il collegamento veloce 3G come quello più importante, indicato dal 35% delle persone. Il 26% afferma di aver scelto iPhone per il marchio Apple, mentre il 29% indica come fattore determinante anche il design e lo stile. Dalle analisi di Nielsen emerge chiaramente la predisposizione alla tecnologia e al suo impiego quotidiano rilevata tra gli utenti iPhone, sensibilmente superiore rispetto alla media. Chi ha acquistato iPhone accede... Continua a leggere

giovedì 3 luglio 2008

What The F**K is Social Media?

Cosa si intende per Social Media? Perché "se oggi non sei presente su un sito di social networking non sei su Internet"?
Marta Z. Kagan, in questa sua presentazione, dà la sua spiegazione in modo chiaro e divertente!

Il futuro del mouse? L'estinzione

da Punto-Informatico.it
Roma - Un pulsante, due pulsanti, tre pulsanti, quattro pulsanti. Con la rotella, con il sensore ottico, con il sensore laser, con la trackball. Bianco, giallo, verde, fucsia, fluorescente, trasparente. Rotondo, quadrato, largo, piatto, alto, basso. Per mancini, per destrorsi, per entrambi. Da usare sott'acqua, nel Sahara o sull'Everest. Mini, midi, maxi, extra, ergonomico o stravagante. Di che cosa si parla? Di mouse naturalmente. Il dispositivo che la leggenda vuole Apple abbia rubato a Xerox, in cui all'inizio in pochi credevano e che oggi è utilizzato su praticamente tutti i computer desktop esistenti. Della sua estinzione ora parlano in tanti come OSNews, il cui articolo è di ispirazione per chi il problema del futuro del mouse vuole porselo [...]. L'analista Steve Prentice di Gartner Research è sicuro: l'era del mouse sta per concludersi. Il futuro, secondo Prentice, non è tanto e solo la tecnologia multitouch, quanto i sistemi di controllo neurale come quelli di Emotiv Systems.
Sui dispositivi ad elettroencefalogramma Prentice dice: "Avete a disposizione qualcosa che è molto geek che nasce in ambito medico ma che è stato portato sui vostri divani ad un modico prezzo di 300 dollari e che è diventato il dispositivo lo voglio anch'io". Per l'analista i mouse verranno abbandonati entro quattro anni.Roger Kay, presidente di Endpoint Technologies, ha... Continua a leggere